Evaluations

Premessa
punteggio/Disponibilità delle informazioni
punteggio / Punteggio pericolo / Preoccupazione
punteggio / Punteggio cosmetico Prodotto
valutazione
Bufala: per la cosmetica senza senso (la Bufala)
Premi igNobel per i cosmetici senza senso

Premessa importante
La valutazione di un prodotto cosmetico partendo dalla formulazione implicita nella lista degli ingredienti che troviamo sulla confezione o sui siti internet non può che essere approssimativa. L’elenco degli ingredienti non consente di comprendere, se non in modo sommario, la distribuzione quantitativa dei singoli ingredienti. 

La presenza di uno o più ingredienti considerati problematici o rischiosi non significa che il cosmetico sia problematico o rischioso.
I tre punteggi attribuiti agli ingredienti cosmetici sono ottenuti da un algoritmo che attribuisce punteggi a ciascun ingrediente (il database ne contiene oltre 20.000) secondo alcune variabili. L’algoritmo utilizza una logica fuzzy (classificatore) dove viene attribuito un peso alle varie informazioni. Le informazioni e soprattutto il loro peso sono frutto solo delle conoscenze e valutazioni soggettive dei valutatori.
Quindi, anche se l’algoritmo fornisce “automaticamente” un punteggio, questo è influenzato dalla conoscenza soggettiva e dalle opinioni dei valutatori di nononsensecosmethic.org.
È comunque nostro impegno fornire informazioni quanto più accurate possibile, basate sempre su documenti verificabili, privilegiando ricerche condotte con metodo scientifico e pareri rilasciati da organismi ufficiali.
Siamo sempre aperti al dialogo e ogni articolo o valutazione permette l’inserimento nel sito di commenti e opinioni, anche diametralmente opposte a quelle della redazione o dei consulenti scientifici a cui possiamo rivolgerci.
Noi, infatti, non solo siamo portati al dialogo, ma vorremmo che il contraddittorio aumentasse la conoscenza e considerasse il database degli ingredienti e dei prodotti nonché l’algoritmo di valutazione in continua evoluzione.

Il punteggio “Disponibilità delle informazioni” è relativo alla quantità di informazioni tecnico-scientifiche disponibili (banca dati RTECS, banca dati Toxinet, revisione Cir, opinione SCCP-SCCS, INCHEM, Medline, ecc.). È opportuno notare che quando un ingrediente cosmetico è incluso in una lista positiva o in una lista restrittiva della legislazione di paesi europei o di USA, Canada, Giappone, l’algoritmo utilizzato da nononsensecosmethic assegna comunque un punteggio relativamente alto per la Disponibilità delle Informazioni. Si presuppone infatti che gli enti regolatori che hanno inserito l’ingrediente in quelle liste dovessero raccogliere dossier informativi completi.
La disponibilità di informazioni non implica che un ingrediente sia sicuro o innocuo, così come la mancanza di informazioni disponibili non implica che un ingrediente sia pericoloso o dannoso.

Il punteggio Hazard/Concern relativo al rischio-sicurezza dell’ingrediente è ricavato dalle conclusioni del CIR, SCCP-SCCS, dalle eventuali restrizioni d’uso presenti nella legislazione cosmetica di vari paesi (UE, USA, Asean, Canada, Giappone, Cina , Svizzera ecc..), da eventuali allarmi o verifiche o richieste di consultazione lanciate dalla Commissione Europea o dalle associazioni dei produttori di cosmetici (Colipa, Unipro).
La sicurezza del prodotto cosmetico finito, fino a prova contraria, è in ogni caso garantita dalla normativa la quale stabilisce che tutti i prodotti cosmetici devono essere fabbricati, manipolati, confezionati e venduti in modo tale da non arrecare danni alla salute delle persone. Una delle sciocchezze (NONSENSE) del mercato cosmetico contro la quale nononsensecosmethic.org vuole agire è l’OSSESSIONE DEGLI INGREDIENTI. Ciò ha radici profonde, considerato che lo stesso marketing ha tratto in inganno i consumatori facendo ampio e continuativo utilizzo dei cosiddetti “INGREDIENTI EMOZIONALI”. Si può dire che per molti anni, per vendere una crema si evidenziava che si trattava di una crema xyz, utilizzando un ingrediente come il TOTEM. Questa banalizzazione delle qualità del cosmetico, ridotte al contenuto di un ingrediente specifico, ha prodotto anche l’effetto opposto. La nascita degli ingredienti TABU’, quelli che per vendere un cosmetico era necessario dichiarare che non erano presenti in esso.

Gli ingredienti il cui eventuale rischio dose-dipendente è normalmente sottostimato o difficile da individuare da parte del formulatore e/o del consumatore vengono penalizzati maggiormente dall’algoritmo di valutazione. Nella valutazione del rischio (con una procedura tipica di risk management), oltre ai consueti parametri (probabilità del danno/entità del danno), viene considerata anche la rilevabilità.

Il Punteggio Cosmetico degli ingredienti è legato alla congruenza tra informazioni – rischio – efficacia promessa. Questo punteggio è quello maggiormente influenzato da elementi soggettivi dei valutatori, infatti oltre a considerare il rapporto tra il punteggio per Pericolo/Preoccupazione e quello per “Disponibilità delle informazioni” (sostanzialmente un ingrediente che ha sollevato diversi dubbi sulla sua sicurezza) cui sono disponibili poche informazioni e ricerche, viene assegnato un punteggio inferiore) viene considerata anche l’efficacia attesa rispetto a quella promessa.
Sono particolarmente penalizzati nel Punteggio Cosmetico gli ingredienti che promettono effetti miracolosi o non cosmetici o quegli ingredienti che si rivelano sostanzialmente inefficaci rispetto alle aspettative. Particolarmente penalizzati sono quegli ingredienti che per moda cosmetica (commerciabilità) o abitudine, vengono inseriti nelle formulazioni anche a fronte di una documentata e sostanziale inefficacia.

Valutazione dei prodotti cosmetici: L’algoritmo fornisce una valutazione del prodotto derivata automaticamente dai tre punteggi attribuiti agli ingredienti. Tutti quegli ingredienti che, pur facendo parte del prodotto, per vari motivi (errori di trascrizione, INCI non ufficialmente registrati negli inventari europei o statunitensi, ecc.) non sono stati “acquisiti” dall’algoritmo non influenzano la valutazione del prodotto.
La valutazione del prodotto può essere modificata, anche in base ai commenti ricevuti dagli utenti del sito, ma in questo caso i valutatori di nononsensecosmethic.org devono commentare le motivazioni, riportando comunque quale è stata la valutazione fornita dall’algoritmo.

La Bufala
Il termine scherzoso Bufala viene attribuito, a parere dei redattori, quando sono presenti elementi di comunicazione fuorvianti o ingannevoli, o semplicemente troppo confusi (fumus) che possono confondere o nuocere al consumatore o rappresentare una pratica commerciale potenzialmente scorretta. . Nella specifica COSMETICA il prezzo di vendita non è fattore di merito né di demerito. Una crema da 50 ml può costare al pubblico 500 euro contenente un cosmetico dal costo industriale di 0,1 euro senza diventare una bufala. Alcune questioni controverse relative a ingredienti o formulazioni non meritano questa valutazione se potenziali danni o cattive condotte commerciali non ricadono sul consumatore finale.

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